Nell’attesa di incontrarvi alla consueta manifestazione LIBROLANDIA che anche questo anno abbiamo il piacere di organizzare nel nostro territorio (Sale Berlendis dal 2 al 10 dicembre), vogliamo segnalarvi e rivolgervi un invito particolare per queste serate:
sabato 2 dicembre ore 20,45 presso le sale Berlendis
INAUGURAZIONE
Presentazione del libro “Il Natale è in pericolo”
con gli autori: Christian Sabaudo e Laura Vegini
Giulio Foglieni darà voce al testo.
Premiazione del Concorso letterario giovani scrittori
rivolto ai ragazzi della Scuola Secondaria
con la partecipazione fuori concorso di Niccolò Valtulini
Mercoledì 6 dicembre ore 20,45 presso le sale Berlendis
INCONTRO CON L’AUTORE
Presentazione del libro “Three, Two, One,…Go!”
Libro di astronomia presentato al
Salone Internazionale del Libro di Torino
con l’autore: Ernesto Torti
dell’osservatorio astronomico Alpette di Torino

Ci sono autori che ambientano preferibilmente le loro opere in spazi chiusi (Dostoevskji, Kafka), altri che riescono alla perfezione a fare una topografia di luoghi inventati, basti pensare alla cartina anteposta a Il signore degli anelli, altri ancora che negli spazi aperti, con il respiro dei boschi o con il gorgoglio dei ruscelli riescono a donare poesia alle riflessioni dei loro personaggi (Pellegrinaggio d’autunno e Vagabondaggio di Hermann Hesse). C’è chi, pure, è riuscito a descrivere con dovizia di particolari luoghi che non ha mai visitato, Emilio Salgari docet. Cosa vuol dire che lo spazio non è il contesto, ma il protagonista della storia? Due indicazioni solamente: Le città invisibili di Italo Calvino, ma soprattutto questo luogo enigmatico e incantato (uno di quelli da cui non si esce mai):
“L’universo (che altri chiama la Biblioteca) si compone d’un numero indefinito, e forse infinito, di gallerie esagonali, con vasti pozzi di ventilazione nel mezzo, bordati di basse ringhiere. Da qualsiasi esagono si vedono i piani superiori e inferiori, interminabilmente. La distribuzione degli oggetti nelle gallerie è invariabile. Venticinque vasti scaffali, in ragione di cinque per lato, coprono tutti i lati meno uno; la loro altezza, che è quella stessa di ciascun piano, non supera di molto quella d’una biblioteca normale” (J.L.Borges, La biblioteca di Babele).
Tratto da “lo spazio in letteratura”
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